Questa sera Abis tenta la conquista della cintura Ue davanti al suo pubblico
di Giuseppe Giallara
Luciano “Bazooka” Abis (28-1-1) ha concluso la sua puntigliosa preparazione nella palestra dell'Accademia pugilistica “Franco Loi” di Quartu Sant'Elena sotto lo sguardo vigile dei suoi insegnanti Marco Scano e Fabrizio Cappai ed è pronto alla sfida che lo attende questa sera nel campo comunale di Is Arenas a Quartu Sant'Elena (CA) contro il ventiseienne Campione del Belgio Kobe Vandekerkhove (18-8-2) con in palio la corona dell'Unione Europa lasciata vacante da Leonard Bundu che nel frattempo è stato nominato sfidante ufficiale al titolo continentale di Matthew Hatton. Arbitrerà il match il francese Robin Dolpierre. Abis(foto a dex) è fortemente determinato ad aggiudicarsi il match per poter puntare a mete più prestigiose, ma non sottovaluta certo il rivale che tra l'altro, oltre a questo combattimento, ha un appuntamento per il prossimo 10 ottobre ad Amsterdam per affrontare Hassan Ait Bassou per il titolo del Benelux. A dire il vero, non era Vandekerkhove l'avversario che Abis inizialmente si aspettava di incontrare, ma Leonard Bundu contro il quale, il 15 giugno di tre anni fa, riportò un verdetto di pari tecnico che non consentì di assegnare il vacante tricolore dei welter che era in palio. Non è detto che il boxeur isolano e il pugile nativo di Freetown (Sierra Leone) non finiscano un giorno per ritrovarsi di fronte, magari con un titolo ancora più importante (leggasi europeo) in palio. Per adesso, tuttavia, l'unico pensiero di Luciano Abis è per Vandekerkhove, un elemento coriaceo che nel 2006, a Olbia, ha dato del filo da torcere al potente ex campione italiano dei welter Nicola Conti terminando sconfitto di strettissima misura. Anche il suo insegnante, Ronald Devulder, da pugile, non è passato inosservato in Sardegna, visto che nel lontano 1992, a Elmas (CA), ha spedito ko alla terza tornata il beniamino locale Roberto Usai. Questo per divagare un po'. In concreto, il quasi trentunenne fighter isolano (festeggerà il compleanno il 28 luglio) è consapevole del fatto che non può permettersi un passo falso a questo punto della carriera, anche perché, vincendo oggi, potrebbe aprirsi per lui la porta della seconda chance europea, dopo quella fallita a Lublino contro Rafal Jackiewicz. Infatti, la OPI 2000 di Salvatore e Christian Cherchi punta molto su Abis e, in caso di successo, potrebbe anche cercare di convincere Matthew Hatton a mettere volontariamente in palio il titolo continentale con il ragazzo sardo dopo che si sarà ripreso dall'infortunio alla mascella riportato nella difesa contro Nuzhnenko. E poiché sia Vandekerkhove che Hatton sono stati ribattezzati “Magic” dai loro tifosi, da questa sera per Abis potrebbe avere inizio un “magic moment”, per parafrasare il grande cantante italo-americano Perry Como. “Sia chiaro – dice “Bazooka” - che io sono abituato a fare un passo per volta. Perciò, l'unico avversario che ora mi interessa è il mio co-sfidante belga. Lui è venuto sin qui per battermi, e a me spetta il compito di fargli cambiare idea. Non lo temo, ma lo rispetto perché considero pericolosi tutti i rivali. In seguito, se tutto andrà bene, non mi dispiacerebbe affrontare sia Bundu che Hatton perché sono convinto di poter dire la mia anche contro di loro. Ne potremo riparlare dopo il match con Vandekerkhove, se sarò io il vincitore”.
Nel sottoclou della serata allestita dalla OPI 2000, il leggero ventiduenne Luca Giacon si presenterà per la seconda volta (la prima è stata contro Erunsal a Selargius) davanti al pubblico sardo del quale aspira a diventare un beniamino. Nato a Fuengirola (Malaga) da padre italiano di Quincineto (Torino) e madre africana di etnia Tutsi, Giacon ha passaporto belga e italiano. Grande promessa spagnola dell'atletica leggera, il ragazzo ha dovuto interrompere la sua brillante carriera a causa di un incidente motociclistico che lo ha lasciato con entrambe le gambe fratturate. Da qui la scelta alternativa della boxe che sarebbe dovuta essere una frequentazione passeggera e che invece ha finito per trasformarsi in una attività duratura, anche perché Giacon nella “noble art” ha scoperto di avere talento, oltre alla dinamite nei guantoni. Imbattuto in dodici match in maglietta, il diciannovenne Giacon, incoraggiato dal peso welter panamense Edwin Francisco Murillo, nel 2007 ha intrapreso la carriera professionistica mettendo radici a Panama, dove conta tanti estimatori, e guadagnandosi il nome di battaglia di “Mamba Negra” (serpente tra i più rapidi e letali). Sino a questo momento il leggero italo-iberico ha collezionato 11 successi tutti per ko e 1 no-contest al secondo round con Augusto Pinilla (con in palio il titolo Latino Wbo dei superpiuma) nel suo ultimo match panamense prima di imbarcarsi per l'Italia. Se non ci fosse stata una ferita di Pinilla (che era già finito una volta al tappeto), il match si sarebbe concluso quasi certamente per ko. In Italia, in forza alla OPI 2000, il ragazzo ha già battuto Sandor, Erunsal e Sachbarjan, avversari validi ma non trascendentali, com'era giusto che fosse per consentirgli di prendere confidenza con i nostri ring. Questa volta Giacon avrà di fronte il nicaraguense Ronnie McField (13-6-2), un elemento alto e dalla boxe spigolosa che ha perduto contro Bundu, Petrucci e De Vitis, ma ha spedito ko al secondo round il promettente e imbattuto romeno Ciobutaru. E' chiaro che qualche insidia il match la presenta, ed è bene che sia così, sia per saggiare più a fondo le potenzialità del ragazzo sia per consentirgli di maturare esperienza. Il talento c'è, la tecnica e la potenza pure. Ma non è possibile pensare che ogni combattimento possa finire per ko anche quando, come è il caso di questa sera, si prevede un fight da scintille; l'importante, infatti, è vincere e convincere.
Il secondo incontro vedrà in azione il tecnico welter ventottenne di Foligno Michele “The king” Di Rocco, ex campione italiano e dell'Unione Europea nei superleggeri con 27 vittorie, 1 sconfitta, 1 pari e giustificate ambizioni a livello internazionale.
Il suo avversario sarà il coriaceo trentaduenne Peter McDonagh (15-17-0), ex campione d'Irlanda nei leggeri, che in Italia ha perduto contro Brunet Zamora e Giuseppe Lauri. Pure per Di Rocco si tratterà di un beneaugurante ritorno su un ring sardo di fronte a un pubblico che anche questa volta saprà sicuramente apprezzarne l'estro e il talento.
La manifestazione avrà inizio alle ore 20.30 e sarà teletrasmessa da Dahlia sport 2 a partire dalle ore 21.
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